CRONACHE DALL’ EDEN

Paradiso è parola di origine persiana, ed indicava un luogo recintato. In Grecia indicò un terreno cinto di siepi, e poi un giardino di delizia. Col Cristianesimo prese il significato che tuttora conserva, di "luogo di beatitudine".
In quel "luogo di beatitudine" è avvenuto il passaggio dell'uomo dallo stato di totale innocenza intellettuale, dato dalla assoluta ignoranza, ad uno stato di conoscenza e di cultura. Con umorismo, senza essere irrispettosi, abbiamo riportato quelle situazioni, mirabilmente descritte da Mark Twain nei suoi  racconti. Situazioni che hanno come volàno la curiosità che ha animato  i nostri "progenitori". 
Adamo ed Eva, infatti,  escono dalla stato di beatitudine sterile quando si stupiscono e cominciano ad avere delle curiosità. Curiosità del tipo di quelle che hanno animato la nostra infanzia, che hanno plasmato il carattere di ognuno di noi.
La vera curiosità, che e' sempre un fatto positivo, e' animata da un vivo desiderio di conoscere solo per il piacere di conoscere. Ma attenzione, però.  Quando nasce Caino, mentre Eva scopre le gioie e la felicità della maternità,  Adamo insegue la classificazione scientifica, sottopone il bambino a pericolosi esperimenti: solo dopo un certo periodo ama Caino e gli altri figli, diventa un uomo intero, poiché l'uomo si realizza nell'incontro di amore e conoscenza. Per questa via l’umanità può conquistare quella semplicità e quella limpidezza che fu pro­pria dei nostri progenitori, quando abitarono nel paradiso terrestre e che ciascuno può ritrovare nella memoria della propria infanzia, in quel tempo ideale che precede le passioni che turbano, la cupidigia che divide e arma la mano di Caino contro Abele. 

 MarcoFiorani



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